Contraffazione in Europa: colpito 1 cittadino su 10
Contraffazione in Europa: nella fotografia degli analisti sono colpiti tutti i settori: cosmetici e giocattoli, bevande alcoliche, elettronica, abbigliamento e prodotti chimici e farmaceutici.
Contraffazione in evoluzione. L'ultimo Osservatorio EUIPO (Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale) lancia l’allerta sulla proliferazione di medicinali contraffatti come antibiotici, antidolorifici e prodotti come dispositivi di protezione individuale. I criminali, cavalcando l’onda della pandemia, depredano l'incertezza delle persone creando traffici illegittimi sui trattamenti e sui vaccini emergenti.
Contraffazione in Europa: persi 15 miliardi di euro
Secondo le ultime ricerche, malgrado la lotta alla contraffazione ogni anno falsificazione e pirateria generando perdite pari a 15 miliardi di euro di entrate pubbliche e un mancato versamento dei contributi sociali da parte dei produttori illegali. Il problema è che anno dopo anno, le organizzazioni criminali sono sempre più implicate nel commercio della contraffazione, a cui collegano l’indotto associato al traffico di stupefacenti e al riciclaggio di denaro. Stando alle stime dell’EUIPO, le vendite non realizzate ogni anno nell’UE a causa della contraffazione nel settore dei cosmetici e della cura personale, nel settore dei vini e degli alcolici, nel settore farmaceutico e nel settore dei giochi e dei giocattoli ammontano a 19 miliardi di euro.
Quanti sono i prodotti contraffatti in Europa?
Nel 2020 il volume di articoli falsi che circolavano in zona UE ammonta a circa 438 milioni di articoli. Circa il 30-40% di questi sono stati identificati nelle attività transfrontaliere dell'UE mentre il 60-70% è distribuito tra i vari mercati nazionali interni. Le quattro sottocategorie di prodotti comunemente contraffatti sono stati gli accessori di abbigliamento, i giocattoli, la musica registrata, i film, i software i programmi di gaming e le sigarette, per un totale del 33 % dei prodotti contraffatti segnalati.
L’anno scorso, la violazione dei diritti di proprietà intellettuale dei prodotti ha rappresentato quasi il 70% del volume di merci contraffatte. E certamente l’onda montante dell’e-commerce laddove non presidiato, ha contribuito ad alimentare anche il traffico di prodotti contraffatti.
Cosmetici e prodotti per la cura della persona nel mirino
I prodotti contraffatti non sono soggetti alle stesse rigorose verifiche dei prodotti autentici intese a garantirne la sicurezza per i consumatori o gli utilizzatori. In particolare, le mancate vendite nel settore dei cosmetici e della cura personale sono aumentate di oltre 2,5 miliardi di euro, che rappresenta l’incremento più significativo fra i settori presi in esame. Nell’UE ogni anno circa il 14,1 % delle vendite del settore dei cosmetici e della cura personale (9,6 miliardi di EUR) non vengono realizzate a causa della presenza di prodotti contraffatti. In Italia la percentuale è dell’11,9 %, pari a 935 milioni di EUR di mancate vendite ogni anno, ossia un aumento di 225 milioni di EUR rispetto all’ultima stima del 2019.
Le violazioni della proprietà intellettuale sotto la lente degli analisti
A livello internazionale, la ricerca condotta dall’EUIPO e dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economici (OCSE) mostra che il 15 % di tutti i prodotti contraffatti nel commercio internazionale sequestrati dalle autorità doganali viola i diritti di proprietà intellettuale (DPI) delle imprese ubicate in Italia. Dall’analisi dell’EUIPO emerge che i prodotti contraffatti pericolosi registrati presentano un grave rischio per i consumatori secondo le valutazioni effettuate. I prodotti in questione erano prevalentemente destinati a bambini (giocattoli, articoli di puericultura o indumenti).
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