Anticontraffazione: le migliori tecnologie di protezione
Anticontraffazione non significa solo contrastare l’azione illecita delle bande criminali internazionali che traggono profitto dal plagio senza rispettare i confini e la legalità. Fenomeni come il mercato nero, il mercato grigio o l’italian sounding minacciano egualmente posti di lavoro e fatturati dei brand. La tecnologia Vericode aiuta le aziende a tutelare prodotti e consumatori.
I numeri della contraffazione oggi
Secondo i ricercatori, il valore delle importazioni contraffatte nell'UE superano i 121 miliardi di euro e coinvolgono i settori più disparati: in primis cosmetici e giocattoli, bevande alcoliche, elettronica, abbigliamento, prodotti chimici e farmaceutici (Fonte: EUIPO/OCSE 2020). Oltre al tema della protezione della proprietà intellettuale e dei margini, l’anticontraffazione è un’azione dovuta nei confronti dei consumatori che, senza quel regime di presidio e di controllo garantito dai brand che, operando nella legalità, sottostanno a regole operative e normative necessarie a garantire la salute dei consumatori finali.
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La comprensione del rischio nelle filiere estese
Man mano che la globalizzazione e il potere di Internet inaugurano nuove opportunità, per qualsiasi tipo di azienda è sempre più importante comprendere la gamma di strumenti che le aiutano a proteggersi dai reati di proprietà intellettuale (intellectual Property – IP). Quando le supply chain operano su una scala globale, con diverse legislazioni, diversi fusi, diverse lingue e diversi standard, tracciare e rintracciare i prodotti è molto complicato. Le debolezze delle filiere sono legate alla scarsa trasparenza informativa e a una mancata sincronizzazione di sistemi e applicazioni. I sistemi di anticontraffazione aiutano a proteggere i profitti aziendali, il mondo del lavoro e le entrate fiscali, salvaguardando gli acquisti e la salute dei consumatori. Per inciso, l'aumento dei farmaci contraffatti e dei dispositivi di protezione individuale a seguito della pandemia di Covid-19 è stata l’ennesima conferma della pervasività del fenomeno della contraffazione che non conosce etica e non ha confini.
Anticontraffazione: le autorità e gli operatori coinvolti
Il problema della contraffazione deve essere affrontato dalle autorità di contrasto che devono collaborare efficacemente per arginare la criminalità internazionale. Tuttavia, anche le aziende grandi e piccole hanno bisogno di massimizzare la loro protezione contro i falsi. Oggi esistono numerose soluzioni tecnologiche che aiutano a proteggere i diritti di proprietà, le catene di approvvigionamento, garantendo anche l’autenticità dei prodotti venduti online.
Tecnologie anticontraffazione: che cosa sono e a che cosa servono
Le tecnologie anticontraffazione differiscono a seconda delle funzioni, dei modi che utilizzano per eseguirle e dalla modalità di ispezione. Quando si parla di lotta alla contraffazione, infatti, le tecniche possono essere verificate dai sensi umani oppure è necessario utilizzare dispositivi di riconoscimento speciali. Tuttavia, la caratteristica comune a tutti i metodi anticontraffazione è l'utilizzo di specifici dispositivi di marcatura (i cosiddetti marcatori). Questi sono uniti indissolubilmente ai prodotti (tramite varie tecniche) e contengono le informazioni specifiche che consentono alla tecnologia di svolgere la sua funzione essenziale.
Le funzioni dell’anticontraffazione
Dai sensori remoti associati alla Internet of Thing all'inserimento di identificatori nascosti all’interno di componenti e prodotti, i marcatori usati nella lotta alla contraffazione assolvono a una o più delle seguenti funzioni:
- Autenticazione (tramite tecniche di identificazione univoca)
- Track & trace (tramite codici bidimensionali, tag RFID o NFC e via dicendo)
- Antimanomissione/antialterazione (come, ad esempio le etichette tamper e i sigilli elettronici)
Guida alle tecnologie anticontraffazione
Dai dispositivi di identificazione o tracciamento elettronici a come posizionare i marcatori su prodotti o imballaggi all’utilizzo di soluzioni chimiche, fisiche e meccanici fino a includere strumenti digitali ci sono diversi modi per combattere la contraffazione.
In generale, le tecnologie anticontraffazione forniscono gli strumenti che aiutano a determinare se un prodotto è autentico o falso, o se è stato altrimenti oggetto di attività fraudolente.
Negli ultimi anni si sono aggiunti ulteriori strumenti e standard come aggiuntivi come la blockchain, utilizzata in combinazione con altre tecnologie per potenziare le difese anticontraffazione complessive e i nuovi standard ISO sulle tecnologie anticontraffazione che forniscono linee guida e best practice per la scelta delle soluzioni di autenticazione.
#1 Le tecnologie elettroniche
Le tecnologie elettroniche per l’anticontraffazione comportano tutte l'associazione di dati e merci tramite l’ausilio di particolari dispositivi elettronici. Questi dispositivi consentono di identificare, autenticare e tracciare in modo univoco qualsiasi tipo di item, fornendo le stesse informazioni specifiche sul prodotto e/o fornendo accesso a un database in cui sono archiviati i master data. Esistono cinque tipi di soluzioni, ma le più diffuse sono quelle basate sulla radio identificazione della frequenza associate alla IoT e che eseguono il riconoscimento remoto di oggetti, mezzi, piante, animali o persone. Di seguito le tipologie:
- RFID (Radiofrequency IDentification)
- NFC (Near Field Communication)
- Sensori
- Sigilli elettronici
#2 Le tecnologie di marcatura
Come suggerisce il nome, le tecnologie di marcatura funzionano contrassegnando i prodotti con caratteristiche di sicurezza uniche, tramite l’applicazione di modelli grafici o appositi sistemi di codifica.
La finalità principale è autenticare piuttosto che identificare i prodotti. La sicurezza che forniscono i marcatori contro la riproduzione e la manomissione deriva o dalla natura della tecnologia stessa (ad esempio le caratteristiche chimiche e fisiche di un inchiostro) o dalle informazioni in essa contenute (ad esempio in un motivo grafico). Nel primo caso, la sicurezza è fornita da un'indicazione visiva mentre, nel secondo, la sicurezza deriva dalla difficoltà di clonare o riprodurre l'informazione. In alcuni casi (ad esempio in presenza di un codice a barre, può costituire una parte o l’intero di una tecnologia di marcatura oppure può essere incorporato in essa) i marcatori possono supportare la tracciabilità del prodotto consentendo di registrare i prodotti mentre si muovono lungo la catena di fornitura. In quest’ambito esistono diverse tecnologie: le più utilizzate sono quelle che possono essere ispezionate dall’occhio umano a causa della loro varietà, del basso costo per articolo e delle semplici procedure di verifica. A questo proposito, in molti casi l’operazione di verifica può essere eseguita tramite un'ispezione visiva da parte di uno specialista o tramite l’uso di una app potenziata dall’imagine recognition effettuata tramite dispositivo mobile. Di seguito l’elenco delle soluzioni:
- Bande di memoria ottica
- Ologrammi di sicurezza
- Microtesti
- Guilloche/processi di stampa arcobaleno randomica
- Marcatori di identificazione univoci
- Pattern di identificazione/rilevamento
- Filigrane
- Inchiostri invisibili
- Codici leggibili da sistemi automatizzati
#3 Le tecnologie chimiche e fisiche
Le tecnologie anticontraffazione chimiche e fisiche utilizzano sostanze speciali per contrassegnare e verificare gli oggetti. Sfruttando la casualità intrinseca dei modelli prodotti quando determinati processi o sostanze chimiche sono applicati a materiali, che fungono da marcatori. Lo scopo principale di queste tecnologie è l'autenticazione senza identificazione univoca simultanea del prodotto, ma richiedono l’uso di hardware specializzato o test di laboratorio per leggere e verificare i marcatori generati. Questo rende molto difficile riprodurre marcatori simili da parte di entità terze. I costi per la creazione e l'apposizione dei marcatori chimici e fisici sono generalmente bassi. Tuttavia, i dispositivi di lettura automatica specializzati, quando necessari, possono essere costosi. Pertanto, vale la pena ricordare che spesso non è possibile una verifica immediata in loco, senza contare che i test devono essere eseguiti dai laboratori, il che allunga i tempi di verifica. Esistono quattro tipi di tecnologie chimiche e fisiche:
- Codifica del DNA
- Codifica chimica e traccianti
- Glue Coding
- Analisi di superficie, codifica chimica e traccianti
#4 Le tecnologie meccaniche
Le tecnologie meccaniche lavorano con le proprietà fisiche dei materiali per prevenire la contraffazione e creare efficaci barriere antimanomissione. Se utilizzati da soli, svolgono semplici funzioni di autenticazione. Se utilizzati in combinazione con altre tecnologie, possono anche svolgere funzioni di identificazione e tracciamento. Ad esempio, in un'etichetta possono essere inclusi codici identificativi univoci per consentire la tracciabilità del prodotto.
La maggior parte delle soluzioni meccaniche assume la forma di diversi tipi di etichette, che possono essere classificate in base alle loro proprietà fisiche (cioè il materiale utilizzato e/o il modo in cui sono attaccate al prodotto). Le etichette di solito devono essere autenticate tramite un dispositivo di lettura automatica, come un lettore di codici a barre. Tuttavia, per altri tipi di soluzioni meccaniche, come l'incisione laser, l'autenticazione può essere eseguita visivamente. Il costo per articolo delle soluzioni meccaniche è generalmente medio-basso e, nel caso specifico delle etichette, i tempi di realizzazione sono molto rapidi, in quanto spesso sono necessarie solo limitate modifiche al processo produttivo. Di seguito le tipologie:
- etichette
- incisione laser
- Dispositivi anti-alterazione
- Sigilli
- Pellicole di sicurezza
- Fili di sicurezza (di vari materiali come metallo, tessuto o polimeri) intrecciati o comunque integrati ai prodotti per consentire l'autenticazione e prevenire la manomissione. Ulteriori caratteristiche di sicurezza, come rivestimenti speciali o microstampa, possono essere applicate al filo per una protezione più avanzata contro la contraffazione.
#5 Anticontraffazione per i media digitali
I media digitali sono tutti i dati presentati in un formato leggibile dalla macchina. Include immagini digitali, video digitali, audio MP3, libri elettronici, videogiochi e database. Le tecnologie anticontraffazione progettate per l'uso con i media digitali consistono essenzialmente in diversi metodi per incorporare e identificare le informazioni in file digitali, computer e dispositivi elettronici in modo da proteggere, identificare e tracciare il loro contenuto di proprietà intellettuale. Esistono quattro tipi di tecnologie anticontraffazione per i media digitali che rientrano in due categorie principali: sistemi di gestione dei diritti digitali (DRM – Digital Right Management) e tecnologie di riconoscimento automatico dei contenuti. I sistemi DRM sono progettati per combattere la contraffazione su larga scala di opere audiovisive. Sono utilizzati dai titolari del diritto d'autore e da altri titolari di diritti associati per proteggere, esercitare e gestire i propri diritti nell'ambiente digitale. Le tecnologie di riconoscimento automatico dei contenuti in generale mirano a identificare il contenuto che si trova in un file multimediale o che viene riprodotto su un dispositivo. Sono sviluppati per una varietà di scopi e la protezione della proprietà intellettuale è solo uno di questi. Le tecnologie di riconoscimento automatico dei contenuti che possono essere utilizzate per proteggere i media digitali incorporano, calcolano e generano informazioni relative a specifici contenuti digitali (testo, immagine, suono, video) che possono essere successivamente rilevati o estratti per identificarne la natura, l'origine e la fonte. Di seguito le tipologie:
- Sistemi DRM
- Filigrane digitale
- Impronte digitali
- Hashing
Il contributo della blockchain all’anticontraffazione
Sebbene la blockchain sia ancora una tecnologia piuttosto nuova, ci sono già alcuni casi d’uso a supporto dell’anticontraffazione. Alcune aziende, infatti, creano i propri ID di prodotto, monitorando le catene di approvvigionamento. Non esiste uno standard unico per l'utilizzo della blockchain per combattere la contraffazione, ma se ne possono trovare esempi in settori come beni di lusso, diamanti, agroalimentare, elettronico e farmaceutico.
L'aspetto interessante della blockchain è che rimuove la necessità di un patto di fiducia tra le parti coinvolte in una transazione e questo vale sia nel caso di un'operazione finanziaria che di una spedizione di merci. Mentre le transazioni fisiche si basano e richiedono la fiducia reciproca di tutte le parti coinvolte (ad es. in una catena di approvvigionamento, la fiducia deve fluire in entrambe le direzioni tra proprietario del marchio, produttore, vettore, operatore logistico, distributore, rivenditore, ecc.), le transazioni digitali che si verificano in una blockchain vengono eseguiti rapidamente, in modo sicuro e trasparente senza che nessuna delle parti debba nemmeno conoscersi. Questo perché il meccanismo di funzionamento prevede che ognni transazione sia convalidata da tutti i partecipanti alla rete e sigillata crittograficamente con un proprio hash (un algoritmo di crittografia) per formare un nuovo blocco nella catena (da cui il nome). Ogni nuovo blocco contiene anche informazioni crittografate immutabili dal blocco precedente, il che rende le transazioni blockchain relativamente facili da controllare. Poiché tutti i dati in una blockchain sono condivisi tra tutti i partecipanti, chiunque può controllare i record e la loro cronologia in qualsiasi momento, rendendo quasi impossibile imbrogliare il sistema. Ciò significa che, finché la connessione tra il prodotto fisico e la transazione digitale è solida, la blockchain può essere utilizzata per tracciare e tracciare la proprietà e la cronologia di autenticazione di un prodotto, rilevando le contraffazioni in una fase iniziale e identificandone l'origine.
Triangolando le tecnologie anticontraffazione, imballaggi a prova di manomissione e la blockchain le aziende possono contrastare in maniera più intensiva la contraffazione.
Come e perché serve una visione a 360° dell’anticontraffazione
Quando si parla di tecnologie per l’anticontraffazione è fondamentale adottare un approccio olistico, dal back end al front end. È difficile, infatti, che i clienti finali possano accedere alle informazioni associate alle tecnologie di identificazione del prodotto come i tag RFID (che richiedono appositi reader), gli inchiostri traccianti o le soluzioni olografiche (che richiedono particolari tecniche di riconoscimento e l’ausilio di dispositivi di decodifica specializzati) utilizzate dagli operatori in ogni fase della filiera: produzione, logistica e distribuzione finale.
Non esiste una soluzione standard: a ciascuno il suo
La lotta alla contraffazione è strettamente correlata alla tipologia di prodotto e di mercato a cui ci si rivolge (B2B o B2C). Ogni azienda, infatti, ha diverse esigenze condizionate anche dalle modalità operative adottate. Mentre alcune tecnologie possono rivelarsi poco adatte, altre possono essere più indicate. In altri casi è necessario combinare diverse tecnologie per soddisfare requisiti complessi e/o aumentare l’efficacia delle azioni di contrasto.
Tra le soluzioni a supporto anche dei consumatori finali, oggi esistono soluzioni sofisticate ma estremamente intuitive come Vericode che permettono di accedere velocemente alle informazioni legate all’autenticità di un prodotto avendo la certezza che queste siano certificate e garantite.
VeriCode: dal back end al front l’anticontraffazione è chiavi in mano
VeriCode è un sistema basato sulle reti neurali che utilizza un sistema di intelligenza artificiale basato sulle reti neurali per analizzare gli eventi sospetti. A seconda delle specifiche esigenze del produttore, VeriCode è un approccio caratterizzato da una grande modularità e flessibilità, adattandosi alla tipologia di prodotto, di business e di target finale. Ogni brand può seguire ogni sigolo prodotto tracciato lungo tutta la filiera, grazie a strumenti di analisi e di business intelligence capaci di offrire, all’interno di una dashboard facile da utilizzare, report e alert personalizzati in base alle esigenze specifiche del business. Se il prodotto ha l’etichetta VeriCode, il cliente finale ha un codice alfanumerico che, prima di ogni acquisto, gli permette di verificare se un prodotto è autentico, permettendo di distinguerlo da qualsiasi copia non originale.
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